L'Antitrust ha multato per 1,1 milioni di euro l'Enel Energia per
«pratiche commerciali scorrette» nel passaggio di clienti domestici dal
mercato vincolato a quello libero e «nell'acquisizione di clienti sul
mercato del gas, mediante l'attivazione di forniture di energia
elettrica e/o di gas non richieste» e, ancora, per aver «ostacolato
l'esercizio del diritto di ripensamento».
Lo si legge in una nota del
Garante che spiega come siano, inoltre, state «adottate anche procedure
di marketing aggressive e dichiarate ingannevoli le campagne
pubblicitarie "Bioraria" e "Vantaggio 5+1". Multa di 100 mila euro
anche a Enel spa, ritenuta responsabile in qualità di committente degli
spot televisivi.
Secondo l'Antitrust, Enel Energia ha messo in atto
pratiche commerciali scorrette nel passaggio di clienti in regime di
cosiddetta "Maggior Tutela al Mercato Libero dell'energia elettrica" e
nell'attivazione non richiesta di una fornitura di gas naturale. La
società ha messo in atto pratiche commerciali aggressive attivando
forniture di luce e gas non richieste, esigendone, in alcuni casi, il
pagamento, imponendo ostacoli all'esercizio del diritto di ripensamento e
adottando procedure di marketing aggressive.
Enel Energia, inoltre,
per le offerte commerciali riguardanti entrambi i servizi di fornitura
di elettricità e gas, ha fornito ai consumatori indicazioni non
rispondenti al vero, inesatte, incomplete. Enel Energia ha anche omesso
di fornire, attraverso i canali di vendita (call center e agenti)
notizie rilevanti sull'attività svolta, le condizioni di mercato e di
fruibilità delle offerte, le modalità di conclusione del contratto.
L'istruttoria
era stata avviata il 21 febbraio 2008, dopo che numerosi consumatori
avevano segnalato di aver contestato alla società Enel Energia
l'attivazione di forniture di energia elettrica e/o di gas, da essi mai
richieste o rispetto alle quali era stato tempestivamente esercitato,
senza successo, il diritto di ripensamento o il diritto di recesso.