mercoledì 15 ottobre 2008

L'Antitrust ha multato per 1,1 milioni di euro l'Enel Energia

L'Antitrust ha multato per 1,1 milioni di euro l'Enel Energia per «pratiche commerciali scorrette» nel passaggio di clienti domestici dal mercato vincolato a quello libero e «nell'acquisizione di clienti sul mercato del gas, mediante l'attivazione di forniture di energia elettrica e/o di gas non richieste» e, ancora, per aver «ostacolato l'esercizio del diritto di ripensamento». 

Lo si legge in una nota del Garante che spiega come siano, inoltre, state «adottate anche procedure di marketing aggressive e dichiarate ingannevoli le campagne pubblicitarie "Bioraria" e "Vantaggio 5+1". Multa di 100 mila euro anche a Enel spa, ritenuta responsabile in qualità di committente degli spot televisivi.

Secondo l'Antitrust, Enel Energia ha messo in atto pratiche commerciali scorrette nel passaggio di clienti in regime di cosiddetta "Maggior Tutela al Mercato Libero dell'energia elettrica" e nell'attivazione non richiesta di una fornitura di gas naturale. La società ha messo in atto pratiche commerciali aggressive attivando forniture di luce e gas non richieste, esigendone, in alcuni casi, il pagamento, imponendo ostacoli all'esercizio del diritto di ripensamento e adottando procedure di marketing aggressive.

Enel Energia, inoltre, per le offerte commerciali riguardanti entrambi i servizi di fornitura di elettricità e gas, ha fornito ai consumatori indicazioni non rispondenti al vero, inesatte, incomplete. Enel Energia ha anche omesso di fornire, attraverso i canali di vendita (call center e agenti) notizie rilevanti sull'attività svolta, le condizioni di mercato e di fruibilità delle offerte, le modalità di conclusione del contratto.

L'istruttoria era stata avviata il 21 febbraio 2008, dopo che numerosi consumatori avevano segnalato di aver contestato alla società Enel Energia l'attivazione di forniture di energia elettrica e/o di gas, da essi mai richieste o rispetto alle quali era stato tempestivamente esercitato, senza successo, il diritto di ripensamento o il diritto di recesso.