Una delle più gravi sanzioni inflitte dall’Antitrust nel 2012 riguarda Agel Italy Srl, una società specializzata nelle vendita di integratori alimentari e altri prodotti con un sistema di vendita piramidale.
La multa di 250.000 euro è però curiosamente sfuggita ai riflettori della stampa.
Agel Italy Srl, a differenza dei grandi gruppi
finiti sotto le forche caudine dell’Antitrust, non espone i propri
prodotti in supermercati, farmacie e para-farmacie, erboristerie o altri
pubblici esercizi, ma utilizza una rete di vendita informale. In questa
struttura chiunque può assumere il ruolo di distributore e fare
carriera, organizzando a sua volta una rete di venditori senza
affrontare investimenti paragonabili a quelli richiesti per l’apertura
di un esercizio.
Basta un po’ d’iniziativa, per organizzare incontri anche presso le
proprie abitazioni e vendere servizi o prodotti alimentari, piuttosto
che erboristici o cosmetici, o quant’altro. I guadagni sono
proporzionali al tipo di prodotto venduto ma anche al “livello”
raggiunto da ciascun distributore nella gerarchia dei venditori.
Si tratta di un sistema che
gli addetti ai lavori chiamano Multi-Level Marketing (MLM). Purtroppo
il metodo non è definito nella legislazione italiana, che tuttavia vieta
espressamente i sistemi di vendita basati sugli schemi piramidali –
noti anche come catene di Sant’Antonio – ove i guadagni derivano dal
reclutamento di altri soggetti, anziché dalla vendita vera e propria di
beni o servizi (1).
Senza dimenticare l’obbligo, per chiunque produca o commercializzi
prodotti alimentari (2), di registrarsi presso la ASL competente (3).
La prima censura dell’Antitrust riguarda il sistema
di vendita utilizzato da Agel Italy che – sulla base degli elementi e
dei dati raccolti – é basato sul reclutamento di altri consumatori,
destinati ad ampliare la rete di vendita sul modello di una struttura a
carattere piramidale.
Ma l’attenzione
delle Autorità, in particolare del Ministero della salute che ha
segnalato il caso, è stata sollecitata dalla presenza di claims
salutistici non autorizzati nel materiale promozionale degli integratori
alimentari firmati Agel:
- il prodotto denominato UMI contiene il fucoidan, una
sostanza estratta da un’alga giapponese che avrebbe rivelato in vitro
una probabile capacità di bloccare la proliferazione di cellule
cancerogene. Il prodotto dovrebbe in ogni caso venire sottoposto alla
legislazione sui medicinali, laddove si intendesse promuove una funzione
curativa,
- il prodotto HRT, che nella lista degli ingredienti riporta Pleurotus Ostreatus 45
(un fungo), L-carnitina, taurina, policosanolo e coenzima Q10, era
invece pubblicizzato come capace di stabilizzare il colesterolo ematico,
in assenza dei requisiti di legge.
L’Autorità Garante non ha ancora considerato queste
“voci nella rete”, le quali potrebbero venire inquadrate nel campo di
applicazione del regolamento claims (4), e assoggettate alla relativa
vigilanza, laddove qualificate come “informazione commerciale”.