Proponiamo qui un'intervista a M.Rossi, Formatore e Networker di successo.
Come siamo messi in Italia?
Le motivazioni di queste sanzioni?
Data la sua ventennale esperienza internazionale, gli abbiamo chiesto quale fosse il suo personale parere in relazione allo status del settore multilivello in Italia rispetto al resto del Mondo in cui il network marketing è ormai una certezza imprenditoriale.
Il network marketing è un'industria in continua crescita, un modello vincente a livello mondiale ormai divulgato in molte Università (non ultima la Bocconi di Milano), ma allo stesso tempo è il modello imprenditoriale più incompreso e mal interpretato.
Come siamo messi in Italia?
La legge italiana non vede di “buon occhio” il network marketing nella concezione made in USA, soprattutto se si tratta di un modello “aggressivo” e spinto alla duplicazione veloce con i nuovi sistemi binari (dual team).
Le motivazioni di queste sanzioni?
Probabilmente sono da ricercarsi nelle diverse sfaccettature truffaldine che noi, popolo di artisti e inventori, abbiamo saputo imprimere negli ultimi decenni ad un modello di business nato e sviluppatosi con successo Oltreoceano (interessante nota storica: il celebre Schema Ponzi, che è alla base della vendita piramidale, è proprio frutto dell'inventiva di un Italiano emigrante: http://it.wikipedia.org/wiki/Schema_Ponzi).
Negli anni Ottanta e Novanta in Italia sono apparse rivisitazioni del sistema multilivello alquanto discutibili per come sono nate, si sono sviluppate con boom e poi morte dopo poco tempo lasciando tante persone in difficoltà: per lo più erano aziende di servizi, senza un prodotto di largo consumo e quindi spinte al reclutamento spietato di nuovi Partner, e non al consolidamente del mercato con nuovi clienti ed una efficace fidelizzazione. Questo ha portato alla regolamentazione del settore nel 2005, con la famosa legge di riferimento.
Negli anni Ottanta e Novanta in Italia sono apparse rivisitazioni del sistema multilivello alquanto discutibili per come sono nate, si sono sviluppate con boom e poi morte dopo poco tempo lasciando tante persone in difficoltà: per lo più erano aziende di servizi, senza un prodotto di largo consumo e quindi spinte al reclutamento spietato di nuovi Partner, e non al consolidamente del mercato con nuovi clienti ed una efficace fidelizzazione. Questo ha portato alla regolamentazione del settore nel 2005, con la famosa legge di riferimento.
Se a questo, poi aggiungiamo che sempre più spesso il network marketing viene associato a settori dove ci sono forti interessi economici e controlli severi sulla promozione (vedi la salute e il benessere) il terreno su cui far crescere il proprio business risulta alquanto instabile per le aziende che utilizzano il sistema del network: che si voglia o no, l'Europa non è disciplinata come l'America, qui c'è maggior severità!
Alcune aziende multinazionali americane sono arrivate nel nostro Paese negli ultimi anni con
tanti buoni propositi, ma senza immaginare lontanamente quali sarebbero
state le difficoltà da affrontare con la giurisprudenza italiana, al fine di avviare il proprio business ed attuare con successo i loro piani marketing di nuova generazione.
Lo dimostrano le recenti multe di marzo 2014 ad aziende come Asea, Vemma e a sorpresa soprattutto Organo Gold, un'azienda di successo senza eguali: in soli 5 anni ha aperto in 35 Paesi ed è in costante crescita grazie ad un perfetto mix di prodotto e piano marketing.
Si spieghi meglio, cosa non convince in queste sanzioni?
Prendiamo il caso della multa Organo Gold. E' alquanto opinabile, in quanto se una persona legge la sentenza capirà che, oltre al piano marketing, l'azienda è stata sanzionata per un uso scorretto ed ingannevole di claim salutistici che promuovono aspetti benefici dei prodotti.
Tuttavia non c'è una responsabilità oggettiva della stessa. Non si legge infatti in nessun sito web aziendale ufficiale (a differenza della concorrenza) proclami di questo tipo e solo il comportamento di alcuni "fanatici" del web (vedi il sito web non aziendale: organogolditalia.info citato dall'AGCM) che ha portato ad una valutazione dell'Ente e la conseguente una multa. C'è una presunta colpa.
A parer mio, lo dico in veste di professionista che opera da anni in questo settore, non è ammissibile una sanzione così elevata per un sito web che l'azienda non è riuscita a controllare non avendo saputo risalire al nome del proprietario (causa legge sulla privacy dei domini web) ed Organo Gold farebbe bene a fare ricorso e citare per danni il proprietario del nome a dominio.
Tuttavia non c'è una responsabilità oggettiva della stessa. Non si legge infatti in nessun sito web aziendale ufficiale (a differenza della concorrenza) proclami di questo tipo e solo il comportamento di alcuni "fanatici" del web (vedi il sito web non aziendale: organogolditalia.info citato dall'AGCM) che ha portato ad una valutazione dell'Ente e la conseguente una multa. C'è una presunta colpa.
A parer mio, lo dico in veste di professionista che opera da anni in questo settore, non è ammissibile una sanzione così elevata per un sito web che l'azienda non è riuscita a controllare non avendo saputo risalire al nome del proprietario (causa legge sulla privacy dei domini web) ed Organo Gold farebbe bene a fare ricorso e citare per danni il proprietario del nome a dominio.
Le spiegazioni di fondo a tutte queste continue multe?
L'industria del network è una grande opportunità per fare impresa, soprattutto in un momento di crisi globale, ma la Legge Italiana concepisce il sistema network semplicemente come un modello per la vendita diretta, niente di più. Per dirla “alla Kiyosaki”, lo si colloca nel secondo quadrante (S) e non nel terzo (B) come in USA.
Ritiene che la legge non sia consona allo sviluppo del settore?
Il limite della legge che disciplina network marketing in Italia è evidente: non viene concepito come un'evoluzione del franchising e quindi come attività d'impresa del mercato globale.Questa interpretazione riduttiva del modello di business ha portato e sta portando alle multe da parte dell'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. Queste non finiranno qui...ma continueranno a "fioccare per far cassa" (...ma l'Ente non è nato proprio per questo!?)
Perchè il settore viene così penalizzato?
La risposta che mi do è questa: c'è un'evidente “miopia di fondo” in quanto non si concepisce ancora il suo importante valore a livello socio – economico e la genialità dell'idea di veicolazione del prodotto sfruttando la filiera corta, il web ed il marketing referenziale nel XXI secolo. Come tutte le grandi intuizioni all'inizio non sono apprezzate e spesso osteggiate: è la storia che lo insegna!
L'atteggiamento da parte del Legislatore non favorisce lo sviluppo ed il progresso di questo sistema in Italia. Come si è detto precedentemente, i criteri di giudizio nelle varie sentenze dell' AGCM sono ricercabili nei “paletti” della legge n.173 del 17.8.2005, che ingloba il network nel settore degli Incaricati alle vendite. Questo non fa altro che limitare le possibilità di un Distributore Indipendente che opera nel network marketing: in particolar modo frena la sua imprenditorialità, relegandolo al ruolo di semplice venditore porta a porta.
In Italia, con questa legge, non ci sarà mai il vero network marketing made in USA .
In Italia, con questa legge, non ci sarà mai il vero network marketing made in USA .
Lei che conosce il network a livello internazionale, quali sono le principali differenze tra USA ed Italia?
Il network di concezione americana è una grande opportunità di impresa globale, avviabile senza grossi investimenti e costi fissi, se non quelli legati all'investimento in una scorta di prodotto che ognuno può decidere deliberatamente di acquistare in funzione alla propria capacità di spesa, consumo personale, ambizioni ed uso promozionale. Quello che si insegna e si promuove nei libri di Don Failla, R. Kiyosaki e molti altri guru del moderno capitalismo, come Donald Trump e Warren Buffet.
In Italia questa scuola di pensiero non è accolta dal Legislatore: soprattutto i network di nuova generazione sono sotto la “lente di ingrandimento” da parte dell'Antitrust Italiana. Le cause delle multe sono sempre le stesse in tutte le sentenze, guarda caso:
a) non si può indurre le persone a “comprare di più” per “guadagnare di più” in termini di affiliazione di nuovi Incaricati.
b) per essere pienamente nella legalità questa organizzazione di distribuzione non basta acquisti per sé stessa, ma deve servire un potenziale mercato (canale retail) offrendo il prodotto al cliente finale.
Come la spiega? Ci faccia capire meglio...
Come la spiega? Ci faccia capire meglio...
L'interpretazione italiana del network non è quella di “fare impresa”.
Mi chiedo: ma è forse un illecito indurre le persone ad investire maggiormente per avere un proprio “negozio” più ricco e ben attrezzato. Non è forse così che fa l'imprenditore per avere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza?
Inoltre per il Legislatore Italiano, senza una maggioranza di fatturato legato alle vendite ai clienti, il Network non è legale in Italia. Detta in cifre: se ci sono 1.000 Incaricati alle vendite in un network, ci devono essere almeno 5.000 clienti retail perchè l'organizzazione sia giustificata come “non piramidale”. Mentre l'efficacia dei Network made in USA sono legati all'autoship dei propri iscritti, consumatori soddisfatti che comprano a prezzo all'ingrosso tutti i mesi, con un riordine automatico programmato.Mi chiedo: ma è forse un illecito indurre le persone ad investire maggiormente per avere un proprio “negozio” più ricco e ben attrezzato. Non è forse così che fa l'imprenditore per avere un vantaggio competitivo rispetto alla concorrenza?
Quale sarà il futuro del network a breve termine?
Di certo, quello di essere ostacolato, bloccato e ancora multato.
Le prossime aziende nel mirino saranno probabilmente le ultime entrate operativamente in Italia: ho osservato come operano Kyani, LiveSmart360 e le concorrenti di Organo Gold per il caffè al ganoderma (DXN e altre), aziende che eccedono anche di più di questa, in claim salutistici.
Le sanzioni non si fermeranno a queste di certe, partiranno nuove indagini e sanzioni!
Le prossime aziende nel mirino saranno probabilmente le ultime entrate operativamente in Italia: ho osservato come operano Kyani, LiveSmart360 e le concorrenti di Organo Gold per il caffè al ganoderma (DXN e altre), aziende che eccedono anche di più di questa, in claim salutistici.
Le sanzioni non si fermeranno a queste di certe, partiranno nuove indagini e sanzioni!
Di certo gli anni futuri si vedranno sempre più aziende nascere e svilupparsi utilizzando questo sistema e quindi anche l'Italia forse dovrà farsi qualche domanda. Il movimento crescerà e magari qualche politico lungimirante capirà la portata di quest'industria in grado di poter creare ricchezza e benessere. Non saper interpretare il network al giorno d'oggi significa non sapersi adeguare al cambiamento, rimanere indietro con il progresso che la new economy impone.
Quali consigli si sente di dare Sig. Rossi?
C'è da creare cultura: documentatevi su fonti autorevoli e non limitatevi alle "chiacchiere da bar".
Andate a fondo per capire il network, vivetelo!! ...solo allora si può giudicare realmente.
A tutti i professionisti ed amanti del network marketing invece spetta una riflessione: essere artefici di un cambiamento generazionale, di cultura imprenditoriale, oppure ritornare a fare quello che sempre avete fatto prima, lamentandosi contro tutto e tutti. Poetete decidere di fermarvi, oppure andare avanti, consapevoli della sfida che vi aspetta. Per i vincitori, il premio è ambito: la libertà finanziaria. Buona azione!
1 commento:
hihihihihihihihihihihihihi....non mi vergogno di essere italiano mi vergogno di essere rappresentato da ignoranti ovunque...comunque Italia al primo posto sempre e comunque!!
Posta un commento